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Codifiche Analogiche

TECNOLOGIE > TELEVISIVE
La codifica che arrivò in Italia con Telepiù non era di prima tipologia.
Nel mondo la TV a pagamento aveva già preso piede in altri paesi, ma all'epoca la rete Internet era giovane e non esistevano tutte le informazioni che si possono trovare oggi.
Di seguito verranno indicate le tipologie di codifiche usate, anni or sono, quando il segnale video analogico, e le TV a tubo catodico, erano le uniche tecnologie disponibili al mondo. Alcuni tipi di codifica riuscivano a celare completamente l'immagine, rendendo la visualizzazione impossibile, mentre altre davano allo spettatore una vaga idea di quello che il boroadcaster trasmetteva.

Luxcrypt

Luxcrypt è stato creato da Irdeto per le trasmissioni satellitari analogiche, non era basato sul sistema decoder/smart card, e per decodificare le immagini era necessario soltanto il decoder, da collegare ad una porta I/O posta dietro il ricevitore satellitare.
Il sistema funzionava sostituendo il segnale di sincronismo, e invertendo la fase. In questo modo si aveva una immagine negativa e traballante.
Creata nell'anno 1989, fu utilizzata dalle emittenti Olandesi RTL4, RTL5, SBS6, e RTL Veronica.
Lo stesso sistema è stato utilizzato per la versione via cavo delle reti Olandesi, denominata Cablecrypt, proprio la versione usata da Telepiù via etere però. L'unica differenza era che Telepiù aveva una versione con più dati digitali, audio compreso, per impedire l'ascolto ai non abbonati, e poter usufruire del doppio audio (Italiano/Originale). Irdeto esiste tutt'oggi, e produce sistemi per criptare il segnale televisivo digitale.
Di fatto, il disturbo video era uguale a quello Telepiù. Qui sotto potete vedere un esempio.
VideoCipher, 2, 2 Plus, e RS

Il sistema di codifica VideoCipher è stato creato in America negli anni del 1980. Funzionava ritardando la trasmissione delle linee componenti il fotogramma del segnale video e modificando la crominanza. L'immagine risultante a chi non era autorizzato alla visione era simile a quella Telepiù, solo con un colore fucsia, verde o blu dominante in base ai colori dell'immagine reale, a causa della crominanza modificata. Anche VideoCipher era un sistema basato solo su decodificatore, senza smart card. Non fu utilizzato a causa degli alti costi di costruzione.

La seconda versione di VideoCipher è quella che fu utilizzata per la maggior parte. Sempre basato su decodificatore senza smart card sarà il sistema preso di mira dalla pirateria, ed è per questo che si renderà necessario sostituire tutti i decoder con le versioni 2 Plus o RS (Renewable Scurity).

La seconda versione di VideoCipher forniva anche un servizio di pagamento evento singolo (quello che le TV a pagamento di oggi chiamano Pay per View). Mentre oggi si usano SMS sui propri smartphone e decoder connessi alla rete internet, VideoCipher utilizzava un modem collegato alla linea telefonica; acquisiva i diritti di visione del programma scelto, e tale diritto rimaneva memorizzato nella memoria del decoder; a fine mese il broadcaster si collegava al decoder scaricando gli eventi singoli richiesti dall'abbonato, mettendoli poi in fattura al cliente.

L'audio era digitalizzato ed inserito nel segnale video per evitare di farlo sentire ai non abbonati al servizio.

Qui in basso un esempio di come apparivano le immagini codificate in VideoCipher ai non aventi diritto alla visione:
EuroCypher

Evoluzione di VideoCipher, ne aumentava la sicurezza, sistema destinato ai Broadcaster. Caratteristiche simili a VideoCipher.

Eurocrypt / D2-MAC

Sviluppato da France Telecom, anche per altri broadcaster, era basato, per lo più, su decoder e smart card. Il decoder, D2-MAC appunto, era acquistabile liberamente dall'utente, mentre ogni broadcaster doveva fornire la smart card ai clienti che sottoscrivevano l'abbonamento, ma esisteva anche una versione funzionante solo con decoder. Le versioni rilasciate sono state EuroCrypt M, S, ed S2. Utilizzato dalla TV scandinava Scansat e dagli stessi Francesi per TDF1 e TDF2, fu usato anche da FilmNet. Funzionava con la base taglio e rotazione. Nel caso di Eurocrypt veniva effettuato un doppio taglio e rotazione di ciascuna delle linee componenti il fotogramma del segnale video. L'audio era digitalizzato e trasmesso insieme al flusso video come prima linea.
L'evoluzione di questo sistema, per la TV digitale, è l'attuale Viaccess che produce sistemi di criptaggio per la TV digitale satellitare.
Le trasmissioni codificate con Eurocrypt ai non aventi diritto alla visione erano come le seguenti:

Oak Orion

Esistono due versioni di codifica: Oak Orion e Oak Sine Wave, molto differenti tra loro.
Oak Orion è simile a VideoCipher tranne per il fatto che l'inversione video non è data dall'eliminazione del segnale apposito, bensì è inserito in un bit dati digitale, e viene comandata l'inversione video in base alla luminosità della scena video trasmessa. Audio codificato in digitale.

Oak Sine Wave invece inseriva una onda sinusoidale (sine wave) in mezzo all'immagine che renderà positiva; i non aventi diritto alla visione vedranno una immagine ondeggiante tendente al colore rosso. Con Oak Sine Wave l'audio è sempre in chiaro.

Di seguito un fotogramma codificato con Oak Sine Wave:
Segnale criptato con Oak Sine Wave
Nagravision SysTer

Nagravision Sys(teme) Ter(restrial) era un sistema di codifica usato in Francia, Germania, Turchia e Spagna. Era un sistema basato su decoder e smart card e nessuno dei due era in vendita liberamente. Il decoder con la relativa smart card venivano dati in comodato d'uso a chi sottoscriveva l'abbonamento al broadcaster. La codifica dei dati digitali veniva cambiata continuamente e inviata al decoder ogni secondo. Anche la codifica del segnale video cambiava continuamente e visto che il sistema si basa sul taglio e rotazione delle linee del fotogramma del segnale video non era mai la stessa linea ad essere tagliata e ruotata.
Esistevano due varianti di Nagravision per i segnali analogici: Nagravision SysTer e SysTer XP. L'audio era criptato invertendo lo spettro delle onde sonore.

Nagravision, del gruppo Kudelski, esiste ancora oggi, per i segnali digitali, e ne sono state fatte 5 varianti: Nagravision, Nagravision 2, 3, Tiger, e Merlin. Le ultime due varianti sono ancora in uso alla piattaforma televisiva digitale Italiana Tivùsat sul satellite Hotbird 13 Est, cordata che vede impegnati i principali broadcaster Italiani: Rai, Mediaset e La 7.

Qui sotto potete trovare un esempio di segnale criptato in Nagravision SysTer (notare che la codifica non inizia subito):


Leitch

Il sistema di codifica Leitch rinumerava le linee spostandone la posizione sullo schermo. Le prime 120 linee del fotograma venivano spostate dall'alto in basso, e viceversa. Ad ogni altra riga veniva applicata l'inversione di fase, e tutto questo veniva gestito da un generatore pseudocasuale, quindi le inversioni non erano mai le stesse. Chi non era abbonato alla visione del canale poteva vedere una immagine con piccoli pezzi di fotogramma tagliati, mescolati sullo schermo, ed in bianco/nero (a causa dell'inversione di fase che faceva perdere il sincronismo dei colori). Audio digitalizzato in PCM.
In genere, oltre all'audio codificato, è attiva anche una portante audio analogica per gli annunci pubblicitari, come quelli di Telepiù, che gli abbonati al canale non sentivano.
Di seguito un esempio di quello che vedeva un utente non abbonato al canale codificato in Leitch:
Videocrypt

Sviluppato da TCE (Thomson Consumer Electronics) e News Datacom (Poi divenuta NDS group, successivamente acquisita da Cisco Systems diventa Synamedia; creatore del sistema di codifica NDS utilizzato principalmente da Sky TV in digitale satellitare), si tratta di un sistema basato su decoder/smart card, dove la smart card gioca un ruolo importante, tutte le informazioni di abilitazione alla visione del canale TV sono contenute all'interno della smart card, il broadcaster può aggiornare e/o programmare la smart card da remoto, può anche inviare messaggi sullo schermo ai singoli utenti. La codifica si basa sul taglio e rotazione di tutte le linee del fotogramma. L'audio è codificato a spettro invertito, mentre nella variante Videocrypt S l'audio è digitalizzato e codificato.

Di seguito un esempio di quello che vedeva un tente non abbonato al canale (la codifica non inizia subito):
Discret

Sviluppato negli anni del 1980, si basa sulla trasmissione ritardata delle linee orizzontali, verso destra, del fotogramma in modo casuale, con tempi di ritardo prefissati. Utilizzato dalla Francese Canal+, e in Italia dalla TV di stato RAI, esistevano due versioni: Discret 11 e Discret 12. La versione 11 prese tale nome in quanto i codici avevano combinazioni diverse in possibilità di 2 alla 11 (2047 più 1 che equivaleva all'immagine in chiaro), mentre la versione 12 aveva 2 alla 12 quindi 4096 possibili combinazioni di cambio codice. L'audio era trasposto alla frequenza di 12800 Hz, e invertito di spettro, anche se la TV di stato Italiana spesso lo lasciava in chiaro. Il video codificato in Discret lasciava comunque intravedere all'utente di cosa si trattasse il filmato.

Di seguito si può vedere come appariva il segnale video codificato in Discret:
Ringraziamenti

TELEPIU.net ha realizzato i filmati dimostrativi dei sistemi di codifica Discret, Nagravision SysTer, e VideoCrypt grazie al progetto Open Source di Mannix54. Se volete rivivere gli anni passati codificando i vostri filmati e fotografie andate sul sito di Mannix54 cliccando QUI e scaricando CryptImage.
Se siete ancora in possesso dei vecchi decoder Discret, Nagravision SysTer o VideoCrypt potete farli funzionare nuovamente passandogli filmati criptati con il software CryptImage!
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WebMaster Riccardo D.
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